Coopera - COVID19
06/05/2020
Covid-19: un esercito di "nuovi" poveri

Un dato allarmante che non può lasciare indifferenti è quello emerso dall’indagine della Caritas Italiana che evidenzia un sostanziale avanzamento della povertà in Italia a causa della pandemia di Covid-19.

Secondo la Caritas Italiana, infatti, nei due mesi di lockdown è raddoppiato il numero dei poveri che per la prima volta si sono rivolti ai Centri di ascolto e ai servizi delle Caritas diocesane rispetto al periodo di pre-emergenza.

Soltanto nel periodo che va dal 9 al 24 aprile scorso, rispetto a gennaio-febbraio, sono state oltre 38 mila le persone bisognose che si sono rivolte alla Caritas, registrando così un incremento del 105% rispetto alle settimane prima del lockdown.

Aumenta quindi nel Paese la schiera degli indigenti e cresce la domanda tra gli italiani di aiuti economici e di beni materiali quali cibo e vestiario in primis.

Tuttavia, non è soltanto una questione di beni materiali: ben 22.700 sono state le richieste di supporto psicologico arrivate ai Centri di ascolto delle Caritas diocesane nel periodo tra il 9 ed il 24 aprile, ossia in piena emergenza sanitaria.

Molte richieste anche sul fronte tecnologico per poter far fronte alle varie situazioni di smart working e di didattica a distanza degli studenti.

Dal report della Caritas emerge anche qualcosa di positivo: l’alto numero di coloro che hanno deciso di donare il proprio tempo mettendolo a disposizione del prossimo. In questo triste periodo si è registrato una massiccia presenza di nuovi volontari under 34 il cui numero è cresciuto quasi del 60%.

È l’ennesima dimostrazione dell’altruismo, della solidarietà e del senso civico che hanno sempre contraddistinto l’azione del mondo Caritas. Un impegno che purtroppo in alcuni casi è costato la vita anche ai volontari impegnati sul fronte Covid-19.